Turchia 2003 - 2004



La Turchia è il paese che conosciamo meglio e ci manca di più quando siamo a casa. La frontiera è nuova; un po' incasinata ma abbastanza veloce da attraversare. Il visto per l'Italia non c'è e per il veicolo basta la carta verde. Nel caso non abbiate la carta verde, si può stipulare un'assicurazione direttamente lì a una cifra irrisoria. È vero che si potrebbe entrare anche solo con la carta d'identità, ma più volte si sono verificati problemi quindi è meglio avere il passaporto. Arriviamo ad Istanbul. A Sultanameth ci sono parecchi alberghi a prezzi ragionevoli, molti con su terrazza con vista panoramica su Bosforo e Corno d'Oro.



Il ponte Kady Koy tra Asia ed Europa



Se è la prima volta non possono mancare le visite di rito: Topkapi, il palazzo del sultano, Moschea Blu, Santa Sofia (prima basilica cristiana, poi moschea, ora museo), il Gran Bazar e il Bazar Egiziano delle spezie Merita particolarmente la bellissima Basilica della Cisterna, cioè la vecchia riserva sotterranea d'acqua della città (un tripudio di colonne, giochi di luce, acqua e fresco). Trovarla non è molto facile per colpa del suo ingresso poco appariscente ma qualunque guida la segnala ed è una cosa da vedere assolutamente!



Moschea Blu e Santa Sofia dal Topkapi



Santa Sofia vista dalla Moschea Blu



Consiglio gastronomico: tappa obbligatoria in Istiklal Caddesi, dopo l'ambasciata inglese, sulla sinistra verso la piazza di Galata, troverete i migliori spiedini di cozze fritte con yogurt all'aglio del mondo... fidatevi, non ne potrete più fare a meno!

La tappa da Istanbul ad Uchisar in Cappadocia è di circa 800 km e si fa in un giorno, tagliando fuori Ankara. Dalla Tracia in poi sembra di cambiare nazione; è da qui in poi che ci si sente veramente in Turchia.



Cappadocia



A Uchisar ci aspetta Faruk, del Galerie Faruk, amico da anni ormai nonchè ottimo e leale venditore di tappeti. In ogni caso potrà darvi consigli e indicazioni per qualunque richiesta. Per la prima volta le visite di rito sono i camini delle fate, l'open air museum di Goreme, Nevsheir, le città sotterranee. Avendo un po' più di tempo si possono visitare le terme romane, il monastero di Eskigumuc vicino a Nidge; il lago vulcanico Nargulu; la chiesa di Santo Stefano; dopo Kaymakl i verso la valle di Hilara. In ogni caso ovunque andrete troverete qualcosa di meraviglioso da vedere, d'altronde la Cappadocia è patrimonio dell'Umanità mica per niente!



Goreme - open Air Museum



Ma sono nostro patrimonio anche i turchi con la loro immensa e inimmaginata cortesia, gli sguardi incuriositi delle donne, i saluti dei bambini che ti corrono sempre incontro, che salutano con la mano e che quasi ce li troviamo sotto le ruote mentre si avvicinano in corsa per toccarci... In Turchia non si è mai soli: parlano un pò tutte le lingue (per via del turismo) e c'è sempre qualcuno che ti aiuta, per qualunque problema...a volte anche fin troppo! La Cappadocia, a noi motociclisti, offre molto anche al di fuori dei siti da visitare. Ogni strada porterà sicuramente ad un paesino, ad un punto panoramico, o anche semplicemente al gusto di un bel giro in fuoristrada in un paesaggio unico al mondo. Da non dimenticare una visita al caravanserraglio di Agi e al Tuz Gulu, lago salato.



Tramonto in Cappadocia



Un altro itinerario può passare dal nord del paese.

La costa del Mar Nero non è niente di speciale pertanto consigliamo di viaggiare nell'interno fino a Erzurum attraverso immense montagne e fiumi impetuosi. Si fanno molti chilometri nel profumo delle coltivazioni del pregiato te del mar Nero e – se state attenti – potete vedere come viene raccolto, imballato in grossi lenzuoli e catapultato sulla strada sottostante (quella che state percorrendo!) in attesa che passi il trattore a caricarlo. E se non siete in mezzo al te, sarete sommersi dalle pregiate nocciole turche, le più similiti qualitativamente a quelle delle Langhe.

Da Erzurum si punta a nord sino a Trabzon (l'antica Trebisonda, dove dovete assaggiare il famoso "pane") sul Mar Nero, dove non dovete perdervi il monastero di Sumela, splendida città monastero racchiusa in un lato della montagna. Trabzon è una città abbastanza integralista e con una dupice anima religiosa che crea qualche contrasto. La gente comunque con i turisti è sempre gentile (a Trabzon come in Curdistan) ma è meglio, in ogni caso, evitare di provocare con discorsi o comportamenti offensivi.

Da Trabzon verso Rize, a 30 Km dal confine georgiano, la costa è un po' più interessante e si passa attraverso paesaggi vagamente decadenti che però hanno davvero fascino. Da lì in iniziano le valli Georgiane. Simili alle nostre valli alpine, sono uno spettacolo della natura. I prati verdi, il cielo spesso azzurro e libero di nuvole, le montagne a volte ancora spruzzate di neve….

E finalmente si arriva ad Ani (Anikoy), antica città Armena sul confine. Fino a pochi anni fa serviva il visto per visitarla e bisognava andare alla polizia di Kars per averlo. Ora si entra passando semplicemente dalla biglietteria. Dopo Ani la tappa è obbligata: Dogubayazit e il suo Isak Pasa . Il tramonto da lassù è quanto di più bello abbiano visto i nostri occhi. Ci si sente come degli eletti cui la natura ha voluto fare un regalo prezioso.

Da Dogubeiazit proseguite per Van, dove non dovete perdervi la visita all'Akdamar, isolotto con chiesa armena al centro del lago di Van, raggiungibile con “caratteristici” battelli. Prestate particolare attenzione alle statue creative che ci sono in questa zona nelle rotonde.

In Turchia non troverete nè dune di sabbia nè cammelli, ma un vasto altipiano. Il clima d'estate sulla costa sud è molto caldo e afoso mentre sull'altipiano la temperatura è simile al clima delle nostre montagne: neve e freddo d'inverno; caldo secco di giorno e fresco asciutto la sera in estate.

è facile trovare molte strade sterrate perchè in rifacimento, oppure asfaltate con ghiaia gettata su bitume liquido, strade asfaltate con improvvisi cumuli di terra o ghiaia o ancora strade asfaltate con improvviso sterrato in curva.

Anche se la Turchia è uno stato laico evitate abiti che vi mettano a disagio; in ogni caso non sarete mai apostrofati male da nessuno per un abbigliamento poco adatto.

La Turchia offre un paesaggio diverso dietro ogni curva (soprattutto a est) e situazioni per tutti i gusti... dalle verdi e montuose valli georgiane a nord-est, alle enormi distese semidesertiche a sud.



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