ISRAELE



10.000 km 9 nazioni, una sola meta: Gerusalemme. Questi viaggi - come del resto tutti gli altri intrapresi prima con i miei genitori, poi in solitaria ed ora con Claudia - sono dettati essenzialmente da quattro elementi: la voglia di avventura, di misurare i propri limiti, il desiderio di conoscere e il bisogno di recuperare il contatto con noi stessi e con i valori importanti dell'uomo… e sono queste cose che ci spingono verso il Medio Oriente. Risaliamo la costa israeliana del Mar Morto verso Gerusalemme. Dopo il caldo insopportabile (60 gradi) più la salsedine nell'aria di Jerico (sulla foce del Giordano nel Mar Morto), arrivare a Gerusalemme è quasi una catarsi; i suoi 40 gradi alle sei di sera ci sembrano quasi fresco. Comunque la doccia continuiamo a farla accucciati per terra sperando che nel tragitto dalla doccia a noi l'acqua si rinfreschi un po'.



Panorama della Spianata delle Moschee



Gerusalemme. La città santa è di fronte a me, la contemplo dal Getsemani… Tre grandi religioni la marchiano con il loro difficile culto; militari ovunque; ragazzi di 18 anni che finito il turno di guardia tornano a casa in borghese e con il loro fucile: la tensione qui è come la nebbia in Val Padana a novembre. C'è la presenza dell'esercito, ci sono palestinesi che urlano perchè continuamente fermati per controlli, ci sono poliziotti vestiti da studenti che controllano i turisti… E' la città che più esprime i contrasti tra le religioni che vi convivono. Per le strade si respira la tensione per gli attriti tra palestinesi e israeliani, ma la massiccia presenza delle forze dell'ordine garantisce anche la nostra sicurezza.



Quartiere ebraico a Gerusalemme



Gerusalemme è un enorme paradosso. Si sentono a pelle i contrasti tra le religioni, la gente si odia e si ama, un cozzaglia incredibile di luoghi di culto quasi uno sull'altro. La parte più bella secondo noi - e la più sacrale - rimane sempre il Duomo della Roccia, sulla spianata delle moschee. Visitando questi luoghi capiamo quanto forte sia il anche il fanatismo cristiano, al punto di dire che tra un estremista islamico e un estremista cristiano la differenza è la croce appesa al collo.



Gerusalemme - il Duomo della Roccia



Entrare in Israele via terra richiede alcuni accorgimenti per i visti poichè in Siria non si rientra con un visto israeliano sul passaporto. I timbri di uscita dalla Giordania e di entrata in Israele e in uscita da Israele ed entrata in Giordania, bisogna farseli fare su dei fogli e non sul passaporto perchè altrimenti quando rientrate in Siria dalla Giordania, i Siriani non vi fanno entrare perchè vedono che siete stati in Israele. In ogni caso fate attenzione che alla frontiera israeliana non segnino in alcun modo il vostro passaporto. Per i viaggi via aerea anziché via terra non ci sono problemi. L'acqua potabile costa più cara della benzina, bisogna abituarsi a contrattare il prezzo di tutto. Israeliani e palestinesi sono popoli di mercanti... si odiano ma se capitate in un negozio gestito in comune attenti a non uscirne in mutande!



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